Masterpieces from all times part 83: Clark-Hutchinson – A=MH2 – 1969
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, e per questa nuova puntata parliamo di un duo inglese misconosciuto autore di tre album fondamentali tra la fine degli anni sessanti e l’inizio dei settanta, protagonista sia di un rock molto sperimentale, che di frementi pagine blues e anche di momenti hard rock, con suoni durissimi e saturi di elettricità. Si tratta di Clark-Hutchinson, duo formato da Andy Clark e Mick Hutchinson, due musicisti che avevano precedentemente suonato nella band Sam Gopal Dream. Quando la band si sciolse, continuarono come duo e registrarono il primo album in pochissimo tempo, con un approccio quasi improvvisato.
E’ proprio questo album di debutto, dal titolo A=MH2, pubblicato nel 1969 dall’etichetta Sire, ad essere considerato dalla critica specializzata il capolavoro del duo e una pietra miliare di certo blues psichedelico e progressivo, con forti influenze di jazz e world music. Il titolo A=MH² fa riferimento a una formula che Mick Hutchinson inventò per rappresentare la sua visione della musica e dell’energia. L’album si distingue per l’assenza di basso e batteria (presenti solo in un paio di tracce), creando un sound ipnotico e sperimentale basato su chitarre distorte, organo e percussioni leggere.
L’album originale era composto da cinque brani (in questa edizione della label Good Times Inc ne sono presenti altri otto in aggiunta, facenti parte del postumo Blues, che in effetti era il primo album pubblicato nel 1968), tutti suonati da Andy Clark (sax, flauto, piano, batteria, basso, organo, percussioni) e Mick Hutchinson (chiratta elettrica, basso, percussioni), si dice abbia influenzato artisti del calibro di John McLaughlin, Soft Machine e Santana per il suo approccio fusion. Sebbene il disco non abbia ottenuto un grande successo commerciale, è molto apprezzato dagli appassionati di psichedelia e jazz-rock. Nel tempo è diventato un classico di nicchia, ristampato diverse volte e riscoperto da nuove generazioni di ascoltatori alla ricerca di musica sperimentale e fuori dagli schemi.
Buon ascolto.
