Masterpieces from all times part 78: The Deviants – Ptooff! – 1967
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, e per questa nuova puntata parliamo di una band che è considerata un punto di riferimento per il movimento underground britannico degli anni ’60 e ’70, unendo rock psichedelico, proto-punk, garage rock e sperimentazioni sonore con testi ribelli e impegnati. Si tratta dei londinesi The Deviants, tra i primi a incarnare l’atteggiamento anarchico e anti-sistema che sarebbe diventato centrale nel movimento punk. Il loro sound grezzo e diretto influenzò band come The Stooges e MC5. Fondamentali i primi tre album della band, pubblicati dalla band di Mick Farren tra il 1967 e il 1969, prima dello scioglimento (temporaneo) e della dipartita del leader.
Il masterpiece in questione è l’esordio Ptooff!, pubblicato nel 1967 per l’etichetta Underground Impresarios e vera e propria pietra miliare del rock psichedelico anglosassone. L’album, prodotto indipendentemente dalla band fu finanziato da sottoscrizioni di fan della scena underground. Questo approccio non convenzionale rifletteva l’ideologia della band: un rifiuto dei meccanismi tradizionali dell’industria musicale e un’adesione ai principi della controcultura. L’album si distingue per la fusione di diversi generi, dall’acido rock psichedelico al proto-punk, fino a elementi di free jazz e spoken word. Questa audacia lo ha reso un lavoro seminale per generazioni successive di musicisti sperimentali. Molti storici del rock vedono in Ptooff! un precursore di sonorità che sarebbero state sviluppate come abbiamo già detto da band come The Stooges, MC5 e il movimento punk degli anni ’70.
L’album si articola in sette tracce che spaziano tra diverse influenze musicali e stilistiche, pur mantenendo una coerenza tematica basata sulla critica sociale e sull’esplorazione delle libertà personali. Tra i brani si distinguono l’introduzione surreale e teatrale dei 5 secondi di Opening, il secondo I’m coming home trainato da un riff ipnotico di chitarra e l’energia del garage rock, il manifesto sonoro protopunk Garbage e il conclusivo Deviation Street, suite di oltre nove minuti che mescola spoken word, improvvisazioni strumentali e un caos orchestrato. La band, oltre che dal leader assoluto, il vocalist e pianista Mick Farren, era composta dal chitarrista Sid Bishop e dal batterista Russ Hunter, con la partecipazione del bassista M. J. McDonnell e di altri collaboratori.
Buon ascolto.