Masterpieces from all times part 71: Beat Happening – Jamboree – 1988

di Redazione, pubblicato il 24 Agosto 2024

Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, e per questa nuova puntata parliamo di una band americana di Olympia, Washington, che, tra la seconda metà degli anni ottanta e la prima dei novanta è stata fondamentale in ambito indie pop, per l’occasione ribattezzato twee pop o love pop, il tutto in ambito Sub Pop, etyichetta grunge per eccellenza all’interno della quale aveva un ruolo importante Calvin Johnson (che precedentemente aveva fondato la K Records), che nel 1983 decide di mettere in piedi un vero e proprio progetto musicale di nome Beat Happening.

Il suono dei Beat Happening è caratterizzato da melodie semplici, chitarre distorte e una produzione volutamente grezza. I testi della band spesso trattano temi leggeri e quotidiani, come l’innamoramento adolescenziale e la nostalgia, con un tono giocoso e ironico. Cinque grandi album per la band di Calvin Johnson, coadiuvato dai compagni di sempre, i batteristi, chitarristi e vocalists Heather Lewis e Bret Lunsford, dall’esordio omonimo del 1985 all’ultimo You Turn Me On del 1995. Ma il capolavoro acclamato è senz’altro il secondo Jamboree del 1988 pubblicato sia da K Records che da Rough Trade.

Nessuno dei brani della scaletta è riempitivo, dalla sensuale Bewitched in apertura, al rock’n’roll malato di You Turn Me On e Hangman, dalla cantilenante  In between al capolavoro che vale una discografia Indian summer, il post punk di Crashing Through… insomma un album che nessun amante delle sonorità più alternative della seconda metà degli ottanta può ignorare, considerato anche che Kurt Cobain lo ha sempre considerato uno dei dischi più influenti su di lui.

Buon ascolto.

beat happening

beat happening