Masterpieces from all times part 64: Orbital – Orbital 2 – 1993
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, e per questa nuova puntata parliamo di una band, anzi un duo, inglese che ha avuto il merito di essere tra i più influenti di tutta la scena elettronica degli anni novanta. Paul Hartnoll e Phil Hartnoll, gli Orbital, ebbero il grande merito di portare la musica elettronica nelle arene mainstream, e di traformare il dj set (soprattutto nei rave party clandestini di fine anni ottanta) in un vero e proprio evento musicale, mettendo sullo stesso piano musica e scenografia. Attraverso l’uso di sintetizzatori, campionatori e drum machine, hanno creato un suono unico e distintivo, spaziando tra vari generi, dal techno all’ambient, dal breakbeat al trance. Hanno saputo mescolare questi stili in modi unici e avanguardistici, anticipando tendenze e influenzando una generazione di produttori e musicisti.
Il loro capolavoro assoluto è a detta della critica specializzata il secondo Orbital 2 del 1993, pubblicato dalle etichette Internal e FFrr, ritenuto più importante rispetto ad altri due capisaldi della loro discografia quali Snivilisation del 1994 e In sides del 1996. Nonostante la loro sperimentazione e originalità, il duo ha ottenuto anche un notevole successo commerciale, soprattutto a partire dalla seconda metà dei novanta. Complice anche una grande performance in diretta televisiva al festival di Glastonbury nel giugno del 1994. Alcuni singoli sono diventati veri e propri inni della musica dance degli anni ’90, contribuendo a consolidare la posizione della band nell’industria musicale.
Orbital 2, detto anche The Brown Album, si allontana dalla musica da rave party e si avvicina sia alla scena elettronica in fase di esplosione (con Aphex Twins protagonista principale) che all’altrettanto ascendente (soprattutto a Brisol e dintorni) scena trip hop / downtempo. I fratelli Hartnoll dimostrano la loro abilità nel creare paesaggi sonori complessi e coinvolgenti, che spaziano da atmosfere tranquille e sognanti a ritmi pulsanti e ipnotici. Techno, ambient, IDM, downtempo e trance sprizzano da tutti i pori in brani quali Lush 3-1, Impact (The Earth Is Burning) e Halcyon and On and On, ancora oggi uno dei classici del genere.
Buon ascolto.