Masterpieces from all times part 32: Tom Waits – Blue Valentine – 1978
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, questa volta con uno degli album di quello che è considerato il poeta maledetto (viste le mai celate influenze da Charles Bukowski, William S. Burroughs e Jack Kerouac) per antonomasia, quel Tom Waits che ha incantato pubblico e critica fin dall’esordio nella prima metà degli anni settanta.
L’album in questione è stato soppesato a lungo, tra i tanti che potevamo scegliere, e si tratta del sesto, datato 1978 e intitolato Blue Valentine, che ha superato dopo un lungo ballottaggio il nono Swordfishtrombones realizzato cinque anni più tardi. Blue Valentine (pubblicato originariamente da Asylum e rimasterizzato, in questa edizione, da Anti-) è un disco di lettere scritte nel giorno di San Valentino, da chi non ha voce ed è tagliato fuori dalla storia, di quei perdenti e di quegli emarginati che si smarriscono tra i tentacoli delle grandi metropoli.
Tra i brani possiamo segnalare la struggente title track, la jazzata Romeo Is Bleeding, il cabaret di Christmas Card, la serie di blues scarnificati, Red Shoes su tutti, ma tutti i dieci episodi possono considerarsi quanto di più rappresentativo dell’autore californiano in una delle fasi più creative della sua carriera che fino al 2011 è stata molto prolifica e, soprattutto, sempre di livello sopraffino .
Buon ascolto.