Masterpieces from all times part 29: Jethro Tull – Aqualung – 1971
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, questa volta prendendo in esame un disco di una band inglese difficilmente inquadrabile come genere, poichè dal jazz blues iniziale ha virato verso una formula permeata di folk con attitudini progressive che ne ha contraddistinto il resto di una luminosa carriera che prosegue a tutt’oggi: parliamo dei Jethro Tull di Ian Anderson, compositore, chitarrista acustico, vocalist e, non ultimo, flautista di tecnica e qualità sopraffine.
L’album che abbiamo scelto tra almeno quattro o cinque papabili (dall’esordio This was del 1968 al successivo Stand up dell’anno successivo, dal terzo Benefit del 1970 al concept Thick as a brick del 1972) è il più conosciuto della band di Blackpool, il fenomenale Aqualung, caustica protesta contro società, istituzioni e religioni, pubblicato nel 1971 dalla Chrysalis.
Aqualung e Locomotive Breath sono i brani che diventeranno dei superclassici del gruppo insieme a My God e Cross eyed Mary, ma in generale tutti gli undici brani sono a dei livelli elevatissimi, per un album che per la band, che in quel periodo oltre ad Anderson comprendeva il chitarrista Martin Barre, l’organista e pianista John Evan, il bassista Jeffrey Hammond ed il batterista Clive Bunker, rimarrà per sempre il suo biglietto da visita incensato da pubblico e critica.
Buon ascolto.