Dall’Altra Parte. La comunità musicale genovese a lutto per la morte di Marco Marini (Marco Fuori)
Nelle prime edizioni del festival delle periferie la sua presenza nel cast era costante. Prima ancora che le sue parole in difesa del diverso, che Marco pronunciava già quando il tema non era di moda nel nostro paese, mi colpì un brano in particolare. Si intitolava Dall’Altra Parte. Un brano permeato da quella sensibilità propria di chi scrive per urgenza e necessità. Un brano dolce e insieme amaro, che getta lo sguardo in luoghi sconosciuti ai più.
Marco è mancato pochi giorni fa. Aveva l’età di chi solitamente vede concretizzare i propri progetti. Aveva la voglia e il talento per continuare a produrre musica. Il carisma di chi guida sicuro. Di chi sa tracciare rotte e coinvolgere marinai. Era immerso, come molti altri autori più o meno conosciuti della scena musicale genovese, in un mare di domande, di questioni irrisolte, di un’irrefrenabile necessità di trovare risposte.
La sensazione, ahimê non nuova, che provo quando a mancare è una goccia di questo mare è di totale smarrimento, di perdita di voce e parole. Quasi come se la vita in questo mondo mostruoso diventi troppo difficile. Come se l’umano tentativo di capire i meccanismi dell’universo diventasse di colpo impossibile.
Ma arriverà, ne sono certo, il momento del ricordo e della celebrazione dell’artista. Questo ora è il momento delle lacrime per il destino di un giovane sfortunato uomo.
Buon viaggio, Marco.