Live from the past vol.171: Diamanda Galas in concert

di Roberto Giannini, pubblicato il 12 Ottobre 2024

Questa centosessantanovesima puntata di streaming di concerti integrali del passato, parla di un’artista (musicista, cantante, compositrice e artista performativa) greco-americana diventata leggenda per la sua straordinaria voce (insignita del primo premio Demetrio Stratos nel 2005) e per il suo stile espressivo/musicale, che spazia dal avant-garde al jazz, dalla musica classica contemporanea al blues.

Si tratta di Diamanda Galas, da San Diego, California, che tuttora è attiva, dopo sei decenni e sedici album ufficiali. La sua notorietà è cresciuta negli anni ’80 con la pubblicazione della sua “Trilogia della Morte”, una serie di album che affrontano temi di sofferenza e ingiustizia. I tre album, The Litanies of Satan del 1982, Diamanda Galás del 1984 e Saint of the Pit del 1986, sono noti per la loro sperimentazione vocale e sonora, e per la loro esplorazione di temi oscuri e disturbanti. Il suo capolavoro conclamato The Divine Punishment del 1986 è un’opera fondamentale per comprendere l’evoluzione artistica di Diamanda Galás e il suo impegno nell’uso della musica come strumento di denuncia e di espressione del dolore e della resistenza.

diamanda galas

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Il disco che proponiamo, pubblicato quest’anno (anche su supporto vinilico) dalla Intravenal Sound Operations, contiene sette brani registrati da due concerti svoltisi il primo al Thalia Hall di Chicago e il secondo al Neptune Theatre di Seattle durante il 2017, all’indomani della pubblicazione dell’ottimo All the way (che avava inaugurato il rapporto con la label citata).

Con nient’altro che un pianoforte e l’intera gamma espressiva della sua straordinaria voce, Diamanda Galás spoglia la confortante patina del tempo, della tradizione e delle convenzioni stilistiche per esporre ed esprimere la cruda emozione umana che è il cuore vivente di una canzone. Esplora una gamma eclettica di materiale; rembetika, soul, ranchera, country e free jazz, e le sue appassionate eviscerazioni rivelano la loro parentela nascosta. Quattro delle canzoni – O Prósfigas, La Llorona, Let My People Go e Ánoixe Pétra sono per e da parte degli abbandonati, emarginati e degradati; le altre tre sono canzoni d’amore.

Buon ascolto.