Irene Buselli – new album – Io, io, io – full streaming
Ne abbiamo parlato con piacere nelle puntate di aprile e di luglio del nostro programma Metroodora’s Local Heroes, in occasione della pubblicazione dei singoli d’esordio, Così sottile dapprima e La goccia qualche mese dopo.
Stiamo parlando di una delle rivelazioni dell’anno in corso, la cantautrice genovese ventiseienne Irene Buselli, che ha nei giorni scorsi pubblicato il suo primo atteso album, dal titolo Io, io, io e composto da sette brani per una durata totale di oltre venticinque minuti. Il tutto per la label Pioggia Rossa Dischi con distribuzione Altafonte Italia.
Produzione e mixing sono opera di Filippo Quaglia (FiloQ) e Raffaele Rebaudengo (GNU Quartet), mentre il mastering è opera di Mattia Cominotto presso i Green Fog Studio.
Dalle note stampa di presentazione: È un album in cui “le parole sono importanti” a partire dal titolo, che rivela candidamente, non senza un po’ di autoironia, la natura introspettiva e autobiografica di buona parte delle tracce che lo compongono. L’intimismo della scrittura si riflette anche nell’uso della voce e nella scelta delle sonorità: pur spaziando da arrangiamenti orchestrali a beat elettronici e da sussurri graffiati ad acuti quasi lirici, l’atmosfera è per lo più rarefatta e delicata, volta a produrre nell’ascoltatore un senso di prossimità. Le canzoni toccano temi diversi, dalla ricerca di sé alla paura all’autoinganno, ruotando sempre però intorno al tema centrale dell’identità e dell’impossibilità di conoscersi davvero – il mistero affascinante e tragico della nostra inevitabile ignoranza di noi stessi.
Alla realizzazione dell’album hanno partecipato Susanna Roncallo alle chitarre, Roberto Izzo ai violini, Ale Bavo al pianoforte, Matteo Marchese alla batteria e gli stessi Raffaele Rebaudengo alla viola e FiloQ ai beats e al synth.
Ricordiamo che la giovane artista ha vinto il Premio Bindi 2023 con il primo singolo che abbiamo citato ed è stata finalista del Premio Bianca D’Aponte 2023 nonché di altri contest tra cui il Premio Dubito e L’Artista che non c’era. Dal 2021 fa parte di “Canta fino a dieci”, collettivo di cinque cantautrici unite nello sforzo di affermare uno spazio per le donne nella scena musicale italiana.