Demos, rarities & compilations vol.40: Codeine – When i see the sun (demos & live cuts)
Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la quarantesima pubblicazione, che anche in questa puntata si occupa di una band statunitense, di nome Codeine, ispiratrice (insieme ai seminali Slint) dello slowcore, manifesto del quale è l’esordio della band newyorkese (poi trasferitasi a Chicago, patria del post rock), Frigis stars del 1990, che sarà seguito solamente dall’ep Barely real del 1992 e dal canto del cigno The white birch del 1994. Caratteristiche dello slowcore sono sonorità dalla ritmica rallentata fino all’esasperazione, dove irrompe silenziosamente la poetica dell’implosione dei sentimenti, di un’incomunicabilità senza valvola di sfogo. Codeine e Slint sono state band tra le più influenti sulla generazione rock degli anni 90.
Il disco che vi proponiamo (grazie alla label Numero Group che lo ha pubblicato nel 2012) è una compilation che comprende alternate versions, demo, Peel sessions e chicche varie di tutti i brani della band incisi fino allo scioglimento del 1994. Non sono contemplati quindi i brani dell’album del dopo reunion, avvenuta negli anni scorsi e che ha prodotto il pur ottimo Dessau (pubblicato nel 2022). La band è stat fondata dal chitarrista di John Engle, dal bassista e vocalist Stephen Immerwhar e dal batterista Chris Brokaw, prima dell’ingresso al posto di quest’ultimo (che entrerà nei Come di Thalia Zedek) di Doug Scharin, personaggio destinato a influenzare l’intera scena post-rock anche con Rex, June Of ’44 e Him.
Buon ascolto.