Demos, rarities & compilations vol.43: Creedence Clearwater Revival – Chronicle: The 20 greatest hits
Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la quarantaduesima pubblicazione, che in questa puntata si occupa di una band americana che abbiamo già analizzato sia nella rublica Live From the Past (con la versione integrale del loro concerto al Festival di Woodstock) che in quella Masterpieces of all times (dove abbiamo analizzato Cosmo’s Factory del 1970). Si tratta dei Creedence Clearwater Revival, band guidata dal compositore, vocalist e chitarrista John Fogerty (e comprendente Tom Fogerty alla chitarra ritmica, Stu Cook al basso e Doug Clifford alla batteria), che ebbe il merito, in un’epoca storica aurea (tra fine anni sessanta e inizio settanta), di strabiliare per un lustro pur non appartenendo a nessuno dei filoni (psichedelia, acid rock e flower pop soprattutto in California e dintorni, psych-garage e cantautoriato illuminato nel nord, in particolare New York), e rimanere nonostante la breve carriera fonte di ispirazione per miriadi di band ed artisti dei decenni successivi.
Il disco che vi proponiamo (grazie alla label Craft Recordings che lo ha pubblicato lo scorso giugno 2023, ma originariamente pubblicato nel 1976 dalla Fantasy Records) è una compilation, la quarta ufficiale della band di John Fogerty, che è stata più di 600 settimane in classifica nella US Billboard 200 ALBUM ed è stato certificato 12 volte platino dalla RIAA. Comprende venti brani, quasi tutte hits, che partono dalla prima edizione (single edit) della leggendaria Suzie Q (nell’edizione in cd c’è la versione integrale di otto minuti e mezzo) e arrivano all’ultimo singolo pubblicato dalla band prima dello scioglimento, Someday Never Comes del 1971.
Buon ascolto.