Demos, rarities & compilations vol.67: Minor Threat – First demo tape

di Redazione, pubblicato il 19 Aprile 2025

Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la sessantasettesima pubblicazione, che si occupa di una band statunitense di Washington, D.C. leggendaria e fondamentale nella storia dell’hardcore punk. Si tratta dei Minor Threat, attivi per un periodo relativamente breve (dal 1980 al 1983), che hanno lasciato un’impronta indelebile nel genere, sia per la loro musica diretta e intensa, sia per i messaggi che veicolavano. Il loro stile è hardcore punk puro: velocissimo, grezzo, potente, e con testi brevi ma carichi di contenuto. I brani di solito durano meno di due minuti, ma lasciano un impatto fortissimo. Insieme ai Bad Brains, i Minor Threat posero le basi per molte band hardcore degli anni ottanta e novanta. Dopo i primi due minialbum del 1981 (il primo omonimo e il secondo In my eyes) pubblicarono il loro primo full length, il capolavoro Out of step del 1983, anno di scioglimento della band.

minor threat

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Questo album, pubblicato nel 2003 dall’etichetta Dischord Records (fondata da due membri della band stessa) è un minialbum contenente otto brani (durata totale 11 minuti) registrati nel 1981, quasi tutti poi riproposti nel primo ep omonimo. La band era formata dal vocalist Ian MacKaye (in precedenza nei Teen Idles, poi nei Fugazi), dal chitarrista Lyle Preslar, dal bassista Brian Baker (poi nei Bad Religion) e dal batterista Jeff Nelson, ma vanta anche la presenza quale vocalist d’accompagnamento di Henry Rollins. Uno degli aspetti più noti della band è il fatto che Ian MacKaye ha usato la musica per veicolare idee personali ma forti. Il caso più famoso è quello della canzone Straight Edge – che ha ispirato il movimento omonimo. Anche se lui non voleva fondare nessun “movimento”, molti giovani si sono identificati nei suoi testi che parlano di astinenza da droghe, alcol e sesso occasionale.

Buon ascolto.