Demos, rarities & compilations vol.50: Can – The singles
Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la cinquantesima pubblicazione, che si occupa di una band straordinaria, nata e sviluppatasi in Germania, a Colonia, dalla fine degli anni sessanta e per tutto il decnnio successivo, definendo nuovi canoni per il rock europeo, diventanto la band guida per tutto un movimento floridissimo chiamato impropriamente kraut rock e per una miriuade e band europee che ne hanno dichiarato esplicitamente l’influenza. Si tratta dei Can, quintetto di fenomeni formato da allievi di Karlheinz Stockhausen, ognuno virtuoso (nel senso migliore del termine) del proprio strumento: Irmin Schmidt, tastierista e organista tessitore delle trame sonore sui quali la chitarra di Michael Karoli e una delle migliori sezioni ritmiche di tutti i tempi (il bassista Holger Czukay e il batterista Jaki Liebezeit) potevano lanciarsi in incursioni sonore fino a quel momento mai sentite. E sui quali la voce dannata di Damo Suzuki (che ha sostituito il folle Malcolm Mooney presente sul leggendario disco d’esordio, Delay 1968 e sul secondo Moster Movie del 1969) poteva imperversare in stralunati incipit tribali, che tanto condizioneranno lo stile muazzin di Johnny Lydon dei primi dischi dei suoi Public Image Ltd.
Buon ascolto.