Nuovo album per i Belzer: Piccoli oggetti meccanici

di Roberto Giannini, pubblicato il 5 Marzo 2016

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Segnaliamo volentieri la prossima uscita del nuovo album dei genovesi Belzer, autori da più di un decennio di un alt-pop raffinato, che ha permesso alla band capitanata dall’autore Giulio Belzer di conseguire riscontri critici sempre positivi, cosiccome apprezzamenti sia da parte del pubblico rock che da quello più legato alla canzone d’autore.

L’album, dal titolo  Piccoli oggetti meccanici, è stato registrato presso l’El Fish Recording Studio di Emanuele Cioncoloni, e ha avuto una  gestazione di oltre due anni per la messa a punto.

La band ha creato on-line un contest grazie al quale potrete vincere 2 ingressi alla presentazione del 12 marzo 2016 presso la Claque, 1 cd fisico e un download del nuovo disco: partecipate!

Di seguito le note dalla cartella stampa della band.

belzer - piccoli oggetti matematici

“Non vi consegnate a questa gente senza un’anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini.”

(Charlie Chaplin, Il grande dittatore, 1939)

Macchine. Ingranaggi. Meccanismi interiori ed esteriori. Automatismi che guidano la mente ed i comportamenti. Binari psicologici e sociali su cui le vite scorrono inconsapevolmente. O consciamente, ma accompagnate dalle difficoltà del liberarsi.

Le riflessioni sulle tante sfaccettature di questa realtà sono alla base di Piccoli oggetti meccanici, il nuovo album dei Belzer: un non-concept che raccoglie dieci nuovi brani nei quali si indaga sui riflessi degli automatismi (indotti e non) nella mente e nella vita quotidiana. Dieci piccole  rappresentazioni dei condizionamenti della psiche e degli invisibili meccanismi che guidano la società moderna.

Questi concetti si riverberano nella musica della band, che si fa più ricca, complessa e stratificata.

La composizione non sempre si basa sulla tradizionale forma-canzone, ma a volte prende spunto dal concetto di “oggetto musicale”. I singoli elementi che compongono gli arrangiamenti dei brani sono concepiti come parti di un delicato meccanismo, che i quattro musicisti hanno assemblato con pazienza e cura in un arco di tempo durato tre anni.

In questo processo sono stati aiutati da saggi ingegneri musicali come Mauro Sabbione (Matia Bazar, Litfiba) e Marco Fadda (Fossati, Oxa) che hanno arricchito con i loro preziosi componenti alcuni brani dell’album.

Il meccanismo è in moto, gli ingranaggi girano, Piccoli oggetti meccanici è pronto ed è fuori. O dentro.

I Belzer suonano da più di dieci anni, sotto varie forme e identità. Oggi i Belzer sono Giulio Belzer (voce, pianoforte e chitarra), Guido Buzzone (basso), Luciano Zambito (batteria) e Massimiliano Breveglieri (chitarra).

La loro musica inizia a circolare tramite tre E.P. autoprodotti: Un passo nel vuoto (2003), Sotto un’altra luce (2004) e Yuyin (2005).

Dopo aver maturato una solida esperienza live che li ha portati ad aprire nel 2007 i concerti genovesi di Giorgio Canali e dei Perturbazione, i quattro musicisti escono nel 2009 con  il loro album: “L’ultimo giorno d’inverno”.

Il lavoro ottiene immediati riscontri positivi da parte della stampa (“I Belzer la sanno lunga sanno scrivere tesi poetici e sanno essere espressivamente radiofonici” Lucia Marchiò – La Repubblica; “Se i Belzer fossero gli Afterhours o i Marlene Kuntz qualche mio collega griderebbe al capolavoro.” Edoardo Iervolino – Beat Bop a Lula; “Il CD già al primissimo ascolto sa comunicare ottime sensazioni” Francesco Casuscelli – Corriere Mercantile) e del pubblico, valendo alla band un premio per il miglior singolo, assegnato al brano “La bellezza” durante il Festival internazionale della Poesia di Genova. La musica di questo album si diffonde tramite passaggi su network nazionali (Radio 105, Radio Capital e Radio Uno), radio locali, web radio e canali televisivi.

 [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]