Six Organs of Admittance all’Altrove – 6/11/2014

di Roberto Giannini, pubblicato il 4 Novembre 2014

Uno dei chitarristi più importanti dell’ultimo decennio arriva per la prima volta a Genova. La lezione del folk americano imbastardito con le visione psichedeliche e cosmiche della Germania anni 70. In apertura il nuovo progetto di Marco dei Demetra Sine Die / SEPVLCRVM.

Six Organs Of Admittance
(Drag City – McKinleyville USA)
free folk elettrico psichedelico

info: Six Organs of Admittance è il principale progetto musicale del chitarrista statunitense Ben Chasny che fa parte anche dei Comets on Fire. Tra le influenze musicali maggiori vengono citati sia i chitarristi della tradizione americana come John Fahey e Robbie Basho che gruppi tedeschi dalla forte contaminazione etnica come i Popol Vuh.
Dopo una partecipazione nel disco The Wicker Image dei Plague Lounge, Chasny realizza nel 1998 per la Pavillion l’omonimo esordio da solista con lo pseudonimo di Six Organs of Admittance. L’album registrato con un quattro tracce dallo stesso Chasny ed in origine stampato in sole 400 copie è stato riedito in CD dalla Holy Mountain con in aggiunta il singolo Invitation to the SR for Supper/Don’t Be Afraid in cui partecipa Ryan Hildebrand, che diventa saltuario collaboratore di Chasny.[1] Cardine dell’album è la piece Sum of All Heaven divisa in tre parti e lunga 17 minuti, mentre il crescendo chitarristico di Race for Vishnu ricorda lo stile di Taj Mahal. L’anno seguente esce il secondo lavoro, Dust & Chimes, dove l’autore rielabora sempre in chiave acustica e lo-fi il folk rurale alla John Fahey e il raga-rock di matrice sixties. Nel 2000 esce il mini-lp Nightly Trembling in edizione limitatissima. Nel 2002 esce Dark Noontide registrato sempre in lo-fi dove sono maggiori i riferimenti alla musica indiana. Nel 2002 Chasny entra a far parte di Comets on Fire i cui componenti lo assisteranno nelle registrazioni di Compathia uscito l’anno seguente. Nel 2003 pubblica For Octavio Paz, omaggio allo scrittore messicano morto nel 1998. L’autore abbandona i suoi elettrici e l’album viene registrato completamente in acustico e senza sovraincisioni. La fama dell’autore cresce tanto da essere notato da David Tibet dei Current 93 con cui incide in occasione della ristampa di un EP del 1999, The Manifestation un brano The Six Stations, lunga litania in cui rieccheggia il suono dei Popol Vuh. Nel 2005 si accasa alla Drag City e pubblica School of the Flower affiancato al piano dall’apprezzato session man Chris Corsano. The Sun Awakens del 2006 è più maturo e meglio registrato dei precedenti. Escono poi senza grossi sussulti artistici Shelter from the Ash (2007) in cui canta la sua compagna Elisa Ambrogio e con cui darà vita al progetto parallelo dei Basalt Fingers, RTZ (2009) composto da vecchie tracce rielaborate, lo sperimentale Luminous Night (2009), l’acustico Asleep on the Floodplain (2011) e Ascent (2012) dai suoni più duri e realizzato con i Comets on Fire.

Morgengruss
(Taxi Driver – Genova ITA)
folk drone cosmico

info: il nuovo progetto cantautoriale, se così si può dire, di Marco dei Demetra Sine Die e dei SEPVLCRVM. echi di prog ai confini con il kraut, dalle parti dei Popol Vuh. lento e immaginifico, cosmico e concreto.

Giovedì 6 novembre 2014 h2130
Teatro Altrove
Piazzetta Cambiaso 1 (Ge)
da Via Garibaldi prendere Vico Angeli (angolo Palazzo Rosso) e scendere fino a che non si incontra il teatro!

Apertura h2130 Fine concerto h2300

Ingresso 8€ / Ridotto per soci DisorderDrama/Belleville/Lab.ProbabileBellamy/Narramondo 6€