IL ROCK IN GRAN BRETAGNA PRIMA DEI BEATLES – 7. Le chitarre di Bert Weedon e Hank Marvin

di Riccardo Storti, pubblicato il 11 Gennaio 2025

Tra i chitarristi abbiamo visto emergere la figura di Joe Moretti che, comunque, resta un professionista di sala. Va precisato che, all’epoca, non è che l’Inghilterra avesse ancora chitarristi capaci di muoversi sul palco come veri e propri performer (pensiamo ad alcune icone statunitensi come Chuck Berry ed Eddie Cochran): eppure vi fu una piccola eccezione.

Nel 1960 l’unico chitarrista britannico che potesse gareggiare con i musicisti d’Oltreoceano era Bert Weedon: aveva ottenuto successo nel 1959 con lo strumentale Guitar Boogie Shuffle; non solo: il suo tutorial Play in a Day, pubblicato nel 1957, aveva insegnato a suonare a migliaia di chitarristi tra cui Eric Clapton e Brian May.

Influenzato dal tono e dalle abilità di Weedon, apparve Hank Marvin degli Shadows. Sebbene inizialmente gli Shadows fossero solo una band di supporto per Cliff Richard (dopo l’era dei Drifters), nel 1960 il gruppo pubblicò il brano strumentale proto-surf rock Apache, vero e proprio spartiacque della storia del rock. Arrivò al primo posto in sette Paesi diversi, spodestando persino Please Don’t Tease di Cliff Richard dal vertice delle classifiche nel Regno Unito, tanto da ottenere il primato di “disco dell’anno” attribuitogli dal magazine britannico “New Musical Express”.

Apache era stata scritta dal compositore Jerry Lordan, ispirandosi all’omonimo film del 1954: il suo ritmo e il tono sicuro del lavoro chitarristico di Marvin volevano evocare l’atmosfera della musica stereotipata dei nativi americani, conferendo allo stile chitarristico un suono davvero cinematografico. Ma uno degli elementi più sorprendenti della canzone è l’eco presente sulla chitarra di Marvin; il musicista racconta: “Volevo ottenere un eco che desse carattere allo strumento: questa soluzione ha conferito al pezzo una ricchezza timbrica e suggestioni uniche. Non avevo paura di esagerare con l’eco, perché ero convinto che fosse un suono diverso dal solito e originale” Con Apache e altri loro successi, gli Shadows influenzarono una sterminata serie di chitarristi britannici.

In chiusura aggiungiamo un medley di Jeff Beck e una clip dell’ultima reunion degli Shadows nel 2020 ad Abbey Road.

(Fine settima parte – Trascrizione, traduzione dall’inglese e adattamento di Riccardo Storti dal documentario Before The Beatles: The Birth of British Rock del canale Youtube Trash Theory)