Feed Them Death – new album – The malady – full streaming
Nuovo album, il quinto ufficiale, per la band death-grind metal genovese Feed Them Death, trio già salito alle cronache con l’acclamato Negative di tre anni fa, che propone undici nuovi brani per un totale che supera di poco i ventisei minuti (il brano più lungo dura circa tre minuti e mezzo).
Il titolo del nuovo lavoro è The malady, ed esce per la label specializzata nel genere, la genovese Brucia Records (gestita da Giorgio Barroccu, del quale abbiamo già parlato in svariati progetti e da Void, componente del trio e compagno di Barroccu nell’avventura Grieving Sea).
L’album esce in digitale e in un’edizione speciale contenente compact disc, cassetta con prove lo-fi dei brani, un taccuino personalizzato e una spilla, il tutto riposto in una borsa mortuaria nera.
La band è formata da Void (voce, chitarra, basso, rumori e piano), da DaviDeath (chitarre) e Nige (batteria).
Direttamente dalle note della band:
Undici nuove tracce che fondono in modo eccentrico grindcore, death metal, D-beat, ludge, Crust-Punk / Thrashcore degli anni ’80 e Noise Rock con una sensibilità jazz decostruita e improvvisata. Per la prima volta dalla sua nascita con una formazione completa, con “The Malady” la band lancia un implacabile, sfrenato e totale assalto frontale ai sensi, creando qualcosa di crudo, a volte imperfetto, ma sempre visceralmente reale. I testi sono ancora una volta centrali per trasmettere il messaggio di Feed Them Death, in continuità sia con la prima scena punk hardcore che con l’etica stessa del progetto di utilizzare una vasta gamma di riferimenti controculturali per coinvolgere gli ascoltatori in una feroce critica del mondo circostante. noi. Un “vaffanculo a tutti”, comunque scritto con alfabetizzazione e intelligenza, prendendo a prestito da 1984 di George Orwell, o da riferimenti classici come le parabole di Sisifo e Icaro, per riflettere su universali come l’odio, il senso di colpa o la fragilità umana, verso una possibile redenzione offerta dalla forza dell’individualità e dalla libertà di pensiero: perché sì, “Le persone sono una malattia” e ciò che pensiamo di sapere è spesso “Deleterio”, ma “Soprattutto… e così in basso – il tumulto è l’unica cosa che brilla!”
Buon ascolto.