Demos, rarities & compilations vol.31: Townes Van Zandt – In the beginning
Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la trentunesima pubblicazione, che in questa puntata si occupa di un’artista americano (nato a Fort Worth, Texas), Townes Van Zandt, considerato una figura leggendaria nella musica folk e country e conosciuto per le sue canzoni toccanti (che spesso affrontano temi di solitudine, amore, perdita e lotta) e le sue emozionanti esibizioni dal vivo. Townes Van Zandt ha pubblicato numerosi album durante la sua lunga carriera, tra i quali meritano una speciale menzione i due album del 1969, Our Mother the Mountain e l’omonimo, The Late Great Townes Van Zandt del 1972, il successivo Flyin’ Shoes del 1978 e il live Live at the Old Quarter, Houston, Texas registrato nel luglio 1973. La sua musica ha influenzato molti artisti contemporanei nel mondo della musica folk e country, tra i quali citiamo Steve Earle (del quale Van Zandt è stato amico e mentore), Guy Clark, Lyle Lovett ed Emmylou Harris.
Il disco che vi proponiamo è una raccolta (pubblicata nel 2009 dalla Fat Possum Records) di dieci brani provenienti dalle sue prime sessioni di registrazione svoltesi nel 1966 a Nashville, quasi due anni prima della pubblicazione dell’esordio . Otto dei dieci brani presenti vedono la presenza del solo Van Zandt in versione chitarra (è considerato uno dei più talentuosi in ambito flatpicking) e voce. Il folk, il blues e l’influenza di Lightin’ Hopkins sono presenti in tutti i brani, tra i quali vanno segnalati l’iniziale Black Widow Blues (suonato con una band della quale non si hanno notizie), il blues dal testo agghiacciante di Hunger Child Blues, la futuribile (per l’evoluzione dello stile dell’autore) Gypsy Friday.
Buon ascolto.