Demos, rarities & compilations vol.25: Harold Budd – Budd box
Continuiamo la rubrica sul sito Metrodora con la venticinquesima pubblicazione, che in questa puntata tratta di un grosso calibro in ambito avanguardia, ambient e minimalismo, il compositore americano Harold Budd. Influenzato da compositori come Erik Satie e Claude Debussy, Budd ha sviluppato uno stile unico caratterizzato da composizioni rarefatte e atmosferiche. Lungo la sua quarantennale carriera (l’esordio The Oak of the Golden Dreams è del 1970), oltre a sfornare pietre miliari del genere (citiamo il secondo The Pavilion of Dreams e The White Arcades del 1987), è noto per le sue collaborazioni con Brian Eno, che hanno portato alla creazione di album celebri come Ambient 2: The Plateaux of Mirror e The Pearl.
Questa box, pubblicato dalla label londinese All Saints Records raccoglie sei album classici del compositore losangelino, per un arco di tempo che va dal 1981 di The Serpent (In Quicksilver) al 1996 di Luxa, passando per il già citato The White Arcades, da Abandoned Cities del 1984 a By The Dawn’s Early Light del 1991, e non ultimo Music For Three Pianos del 1992. Quasi settanta brani per attingere dalla seconda parte di carriera di un artista che ha lasciato il segno nell’ambito della musica colta.
Buon ascolto.