Masterpieces from all times part 34: Loop – Fade out – 1988
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock, questa volta tornando alla fine degli anni ottanta, quando con il loro noise-pop psichedelico, i londinesi Loop di Robert Hampson metterono in pista una personalissima miscela che si sviluppò fino ai primi novanta, per poi mutare nome in Main.
L’album in questione è il secondo su lunga durata dal titolo Fade out, pubblicato nel 1988 dalla label Chapter 22, preferito all’altrettanto fondamentale successivo A Gilded Eternity, in quanto meglio focalizza le caratteristiche di una band dal linguaggio ipnotico e allucinante, che mette insieme il kraut più motorik dei Neu! con quello più selvaggio dei Can, il protopunk di Stooges e Velvet Underground con gli sperimentalismi di Siver Apples e il lo-fi dei Velvet Underground, precorrendo il prossimo movimento shoegaze.
Otto i brani (nessuno sotto i quattro minuti e mezzo di durata) tra i quali possiamo citare il frenetico Got to get Ii over, mentre Fever knife, e Black Sun diverranno immediati classici della band, che oltre al già citato leader Robert Hampson (vocalist e chitarrista) poteva contare sul secondo chitarrista James Endeacott, sul bassista Neil Mackay e sul batterista John Wills.
Buon ascolto.