Masterpieces from all times part 18: Stereolab – Transient random-noise bursts with announcements – 1993
Continuiamo la nostra serie di podcast di album fondamentali della storia del rock tornando agli anni novanta, con una band che nella fase più creativa ha saputo creare una miscela irresistibile di kraut rock, art rock, new wave, easy listening e melodie pop francesi degli anni cinquanta e sessanta, diventando a sua volta punto di riferimento per le generazioni successive: si tratta degli aglo-francesi Stereolab, band ancora in attività.
Il masterpiece in questione si intitola Transient Random-Noise Bursts with Announcements, il secondo album (uscito nel Regno Unito per Duophonic e negli Stati Uniti per Elektra), appena appena superiore ai successivi Mars Audiac Quintet dell’anno successivo e da Emperor Tomato Ketchup del 1996; in questo album seminale, nel quale le caratteristiche stilistiche indicate in apertura si miscelano in maniera impeccabile, oltre ai due leaders, la splendida vocalist Lætitia Sadier (anche alle prese con organo vox, moog e chitarra) e il chitarrista Tim Gane (anche organo vox, moog e percussioni), troviamo il chitarrista Sean O’Hagan, Andy Ramsay al bouzouki e organo vox, Duncan Brown a basso e chitarra e la seconda vocalist Mary Hansen.
Dieci brani sapientemente prodotti da Phil Wright tra i quali possiamo nominare l’iniziale frenetica Tone Burst, la più sensuale e bohemien Pack Yr Romantic Mind, il dream pop a la Cocteau Twins di Golden Ball, l’incalzante e chitarristica Analogue Rock o i deliranti diciotto (!!) minuti di Jenny Ondioline, posta in maniera spiazzante a circa metà disco, il brano più kraut della band, laddove le cavalcate motorik dei Neu! si avvalgono dello sperimentalismo sonoro dei Faust, il tutto contornato da miriadi di ingredienti tra i quali lo space rock di marca primi Hawkwind e avanguardismi alla John Cale.
Buon ascolto.