Federico Guglielmi – No Control. Storie di hardcore punk californiano 1980-2000 – recensione
by Diego Curcio *
L’avvertenza scritta dall’autore nell’introduzione è chiara e onesta: “questo libro non è un’enciclopedia dell’hardcore punk californiano né una guida pratica del fenomeno in questione”. Si tratta invece di un raccolta delle interviste, delle recensioni (soprattutto) e degli articoli scritti da Federico Guglielmi nei suoi primi vent’anni di carriera giornalistica (anche se limitatamente a un preciso argomento). Un bel vademecum, quindi, su come una delle firme più conosciute del giornalismo rock italiano abbia raccontato l’hardcore punk, sin dalle sue origini fino all’esplosione commerciale del 1994 e poi lungo le sue successive diramazioni, su alcune delle riviste mainstream italiane più importanti degli ultimi 30 anni: Mucchio Selvaggio, Rumore, Velvet (solo per citarne tre).
Ma se da una parte è piuttosto interessante, soprattutto per chi, come me, ha scoperto certe sonorità soltanto a metà anni Novanta, leggere come venivano accolti e raccontati in tempo reale certi dischi nel nostro Paese, dall’altra credo che questo libro sia soprattutto una grande occasione persa Mi spiego meglio. Quando ho letto il titolo “No control. Storie di hardcore punk californiano” e poi, in calce, la firma di Guglielmi – che oltre a essere un grande appassionato del genere è anche piuttosto ferrato in materia avendolo seguito sin dalle sue origini, come detto poco sopra – ho sperato subito in un volume che documentasse e raccontasse l’epopea di questo fenomeno (che anche io adoro e seguo in tutte le sue sfaccettature). Una sorta di storia ragionata dell’hardcore punk californiano (sul tema esistono diversi libri, purtroppo quasi mai tradotti in italiano).
Invece, in questo caso, si è preferito fare un collage – esteticamente anche molto bello, visto che la Tsunami cura sempre molto bene la grafica delle sue uscite – di qualcosa di già edito e che per tante ragioni, qualche volta, suona pure un po’ datato. Un’operazione analoga a quella di “Noi conquisteremo la luna”, raccolta di articoli, interviste e recensioni, sempre di Guglielmi, sul “nuovo rock” italiano degli anni Ottanta (la scena new wave e post-punk, insomma), pubblicata qualche anno fa da Rave Up. Un libro interessante, che ho letto con piacere. Ma anche in quel caso mi ero chiesto: perché uno che conosce così bene questo fenomeno, che l’ha vissuto e raccontato in tempo reale (a volte persino in solitaria, visto che il resto della stampa specializzata all’epoca lo snobbava) e che dispone di un archivio sonoro e cartaceo così imponente, non scrive da zero una storia omogenea di quella scena? Mi rendo conto che si tratta di un lavoro immane. E lo stesso vale per l’hardacore punk californiano. Però il risultato sarebbe stato nettamente migliore.
“No control”, comunque, resta una lettura interessante. Soprattutto dal punto di vista storico-giornalistico. Per i neofiti, inoltre, è una miniera di consigli utili per districarsi all’interno di una discografia enorme, che conta parecchi outsider straordinari, sui cui Guglielmi, giustamente, “spreca” parecchio inchiostro (Middle Class, Rikk Agnew, Shattered Faith, CH3, solo per fare alcuni esempi). Davvero notevoli poi alcune interviste (Bad Religion e Robbie Fileds della Posh Boy su tutte). Mentre ho trovato un po’ poco approfondita la parte sul revival degli anni Novanta (si parla poco di Lookout, per esempio). In definitiva: “No control” è un libro che un appassionato di hc-punk californiano non può farsi sfuggire. Anche perché sfido chiunque a trovare altri volumi così completi in italiano. Detto questo mi sarei aspettato qualcosa di più. Anzi, sotto sotto, spero che questo libro sia solo l’antipasto di qualcosa di più elaborato e strutturato su una delle scene musicali più eccitanti di sempre. Se le vendite sono andate bene come spero (e credo), Tsunami e Guglielmi (o anche qualche altra casa editrice e qualche altro autore) ci facciano almeno un pensierino…
Articolo originale alla pagina HuskerCore