Recensione disco italiano: Volumi Criminali – Frammenti d’istanti – 2014
by Alessandro Adesso
Non sono mai stato attratto dai gruppi cover, non so, forse perché spesso hanno dei nomi buffi, o forse ritengo che il musicista debba essere puro e proporre musica propria, ad ogni modo le band che suonano brani di altri non mi sono mai interessate. Fa eccezione chi invece reinterpreta canzoni più o meno famose trasformandole in qualcosa d’altro: Tori Amos con il suo “Strange little girls” o “The man comes around” di Johnny Cash sono due esempi di ottime rivisitazioni, a prescindere dal fatto che siano o meno album belli.
Anche nel loro piccolo i VOLUMIcriminali propongono una cover totalmente diversa dall’originale, regalandoci una versione di “Forma e sostanza” dei C.S.I. che, testo e pochi riff a parte, non ha nulla a che vedere con l’originale. Non sarà migliore di quella contenuta in “Tabula rasa elettrificata”, ma sentire “Conosco le abitudini, so il prezzo e non voglio comperare ne essere comprato” in stile rap è divertente ed è un buon modo per chi ancora non conoscesse questo gruppo genovese attivo da ormai più di dieci anni per entrare nella loro musica. Non sono un appassionato del nu-metal, per cui spero che Renna e soci mi perdonino se non troveranno in queste righe una descrizione esaustiva del loro secondo ep. Quello che so è che con “Frammenti d’istanti” si fa un salto indietro nel tempo, se non proprio di dieci anni poco ci manca; i cinque hanno l’ostinazione di proporre un genere che ormai si pensava finito, rispettando tutti i canoni del caso: la voce melodica di Shuster che fa da contraltare a quella di Pogo, i riff taglienti e distorti di Renna che si fanno melodici sopratutto nelle intro dei brani (“Diverso” o “Distante”), il basso che da ulteriore corpo ai giri di chitarra e una batteria che segue pattern complessi così da rendere la struttura dei brani interessante dal punto di vista ritmico, tutto corredato da testi che ci invitano a riflettere a proposito dei tempi stranianti in cui viviamo: tempi in cui sembra che non ci sia proprio scampo, la nostra strada è già scritta e il percorso è contraddittorio (“Ho raggiunto una parte del mio destino/ Compiendo il tragitto più difficile / Annaspando su un limite così esile / Da comprendere la durezza” da “Prima fermata destino”), tempi in cui è facile sentirsi degli outsider (“Penso a volte di essere sbagliato / Non capisco l’intelletto umano / A momenti mi sento fuori dal luogo / Concependo pensieri diversi dal coro” da “Diverso”), ma ai quali possiamo ribellarci dichiarando a squarciagola la nostra indipendenza, ed è proprio per questo che la scelta di “Forma e sostanza” come cover non è casuale.
Attualmente i VOLUMIcriminali sono impegnati in una serie di date nel nord Italia per promuovere questo disco uscito già lo scorso ottobre.
Tracklist:
Prima fermata destino
Forma e sostanza
Diverso
Distante
Abradere
Uomo di porcellana
Formazione:
Francesco “Pogo” Ratti: voce
Emanuele “Shuster” Pecollo: voce
Renato “Renna” Campanini: chitarre
Luca “Ragno” Morga: basso
Roberto “Bacchetta” Travi: batteria
Contatti: https://it-it.facebook.com/VOLUMIcrimina